Solo per restare in Italia, ogni organizzazione nazionale che si occupi di cinofilia da soccorso si è sentita in dovere di dotarsi di un proprio regolamento.
Così hanno il proprio regolamento non solo i corpi istituzionali (Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia, carabinieri), ma anche tutte le principali associazioni nazionali (Croce Rossa Italiana, Fedics, Associazione Nazionale Alpini, Soccorso Alpino)... e spesso anche il piccolo gruppo locale, che si occupa di protezione civile, si è sentito in dovere di inventarsi il proprio regolamento d'esame, a proprio esclusivo uso e consumo.
Se vogliamo trovare un riferimento nazionale, l'unico valido è quello del "Regolamento ENCI per l'abilitazione di Unità Cinofile da impiegare in protezione Civile"; e ciò principalmente per due motivi:
- si tratta del regolamento rilasciato dall'ENCI - Ente Nazionale per la Cinofilia Italiano.
Visto che si tratta dell'ente a cui è demandata la regolamentazione degli aspetti più vari della cinofilia (dalla bellezza all'agility, passando per la caccia e la pet-terapy), sembrerebbe ovvio che si occupasse di regolamentare anche la cinofilia da soccorso; - bene o male, tutti gli altri regolamenti "autonomi" sono spesso variamente "ispirati" (certe volte perfino in maniera imbarazzante) al regolamento ENCI, riportandone ampi stralci con un lavoro di copia-incolla (spesso neanche molto sapiente).
L'unica differenza spesso è nella qualifica dei giudici: mentre per l'ENCI si tratta di giudici nazionali ENCI (e diventarlo, vi assicuro, non è semplice...), negli altri casi le figure dei giudici sono le più varie, e sulla cui competenza spesso è lecito sospettare, visto soprattutto che sono sempre contraddistinti da autoreferenzialità.
Ah, dimenticavo: spesso le associazioni "autonome" vedono il regolamento ENCI come il fumo negli occhi, e per motivi spesso inconfessabili (anche se facilmente intuibili).
Dove voglio arrivare con questa introduzione?
La conclusione è che il regolamento ENCI non è certamente perfetto, e che probabilmente all'estero ci sono regolamenti migliori; tuttavia, visto che siamo in Italia, che è l'unico regolamento con un minimo crisma di ufficialità, nonché probabilmente il migliore disponibile oggi in Italia... è a questo che io farò riferimento.
Andrò prossimamente in vari post ad esaminarlo, punto per punto ed esercizio per esercizio; mi piacerebbe scrivere che lo "commenterò", ma si tratterebbe di un peccato di presunzione. Diciamo che lo integrerò con miei appunti e considerazioni, spesso personalissime, talvolta dettate dall'esperienza.
E NON lo farò in maniera né organica né ordinata, perché sono fisiologicamente disordinato...
Ci sono solo alcuni piccoli problemi che una persona che non sa non può immaginare e quindi può solo pensare ciò che gli viene indottrinato…..
RispondiEliminaIntanto l’enci fa parte del ministero delle politiche agrarie e forestali e non del ministero dell’interno. Quindi non ha alcuna voce in capitolo in protezione civile.
Chi deve esaminare ed abilitare le unità cinofile di protezione civile sono le regioni mediante le loro regole (generalmente tramite i coordinamenti cinofili).
In ultimo, sinceramente preferisco farmi giudicare da un volontario con esperienza nel sococrso che da quattro giudici babbioni che non hanno mai fatto un reale soccorso!!!!!!!!
Lo stesso dipartimento ha detto nel 2006 che devono essere le regioni e non l’enci o altre realtà simili.
Santa ignoranza……
L'ENCI è un'associazione di allevatori (art. 2 del suo Statuto) il cui scopo è migliorare l'allevamento del cane di razza...
RispondiEliminaCosa c'entra con il soccorso????
Si perchè un giudice enci invece ha una mega preparazione in fatto di soccorso? basta vederli.... a parte qualcuno che ne arriva da enti come VVF o altre associazioni, gli altri cosa sanno fare? Se va bene avranno fatto un pò di volontariato 20 anni fa...... Per piacere, Lasciate il soccorso ed il volontariato a chi lo vove seriamente e credendoci e non a chi lo fa per Sport....
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